Impara l’arte e non metterla da parte. L’arte di usare la relazione con gli altri per stare bene.
Il nostro modo di stare in relazione affettiva è sempre di importanza primaria per i bisogni basilari che coinvolge nel nostro mondo interiore, ma questa forza primaria spesso opera a livello inconsapevole, siccome associata a spiacevoli esperienze vissute in età precoce, di difficoltà, senso di impotenza, senso di sconfitta. Nella sfera dell’inconsapevole, questa forza struttura strategie finalizzate a proteggerci dal rischio di percepire il dolore e l’ansia per i nostri limiti, i nostri falllimenti, la nostra inadeguatezza, la nostra tristezza, la nostra rabbia, la nostra voglia soffocata di libertà e nel contempo di essere considerati e apprezzati.
Queste strategie, siccome e fintanto che restano inconsapevoli, non hanno la possibilità di essere elaborate con il contributo fondamentale delle capacità più evolute che possiamo sviluppare da adulti e quindi sono strategie incomplete, inadeguate, fondate più sul nascondimento di parti di noi stessi, della nostra fragilità, che sull’effettivo incontro del nostro con il mondo dell’altro sul piano della verità e della responsabilità personale. Sono quindi strategie che utilizzano manipolazione di sè e/o dell’altro, distanziamento, evitamento, distrazione, attaccamento ansioso, compiacenza, controllo…e alimentano contrasti, diffidenza, aggressività, vergogna, ipocrisia, egocentrismo, vittimismo, instabilità.
Solo attraverso una elaborazione più completa, con l’esperienza e la consapevolezza che portano luce sui bisogni e le contrastanti emozioni associate, possiamo comprendere che ci conviene imparare gradualmente a sostituire quelle vecchie strategie con altre, basate sull’autentica espressione di sè, con i propri limiti, la differenziazione, l’autonomia, il rispetto, l’apprezzamento e la leggerezza, il piacere, l’autoresponsabilità, l’impegno leale e la condivisione, l’accettazione delle imperfezioni e dell’andamento fluttuante dei fatti, delle emozioni e dei pensieri. In questo modo si favoriscono alleanza e tenerezza per le difficoltà dell’altro, fiducia, forza, evoluzione ed espressione più completa di sè, equilibrio, in una parola: benessere.
Per fare questo cambiamento, all’inizio può servire l’aiuto di qualcuno che sappia come rispecchiarci la realtà e ci consenta di vedere chiaro dietro i nostri soliti schemi. E’ come imparare un’arte nuova, l’arte di usare la relazione con gli altri per stare bene. In questo caso, meglio imparare l’arte e non metterla da parte.
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DUE CUORI E DUE CAPANNE? ©
La pace è ogni passo.
Ciao Beatrice e Roberto, sono Alessio e ho partecipato al vostro Webinar del 1 luglio tramite l’Ameco.
Vi faccio i miei complimenti perché sono state 2 ore utilissime, le avete rese leggere ma molto intense e produttive. Io ho una visione forse poco romantica della relazione di coppia, sono quello che ha detto che in una relazione ci vuole una buona capacità di gestire i conflitti…ma lo dico alla luce di una unione che dura da tanti anni e che definirei serena e solida.
Vi auguro ogni bene e anche una bellissima estate.
Grazie.
Alessio
Grazie Alessio. Hai ragione, anche noi siamo convinti che dai conflitti si puó imparare tantissimo riflettendoci dopo con calma e collegandosi alle cause più profonde. Roberto.